Principali
criteri di esclusione alla donazione
È necessario tenere presente l’esistenza di alcune condizioni che
possono costituire esclusione, temporanea o permanente,
dalla donazione di sangue.
Esclusione permanente:
Criteri di esclusione permanente del donatore di sangue ed
emocomponenti (a protezione della salute del donatore).
Il donatore affetto o precedentemente affetto da una delle sotto elencate
patologie deve essere giudicato permanentemente
non idoneo alla donazione di sangue o di emocomponenti. (cfr.
Allegato 3, DM 2 novembre 2015)
1. Neoplasie
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Sono esclusi tutti i soggetti con storia di neoplasie
maligne, neoplasie ematologiche, neoplasie associate a condizioni
viremiche. Possono essere accettati donatori con storia di carcinoma
basocellulare o carcinoma in situ della cervice uterina dopo la rimozione
della neoplasia.
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2. Malattie autoimmuni
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Sono esclusi soggetti con malattia autoimmunitaria che
coinvolge più organi o anche monorgano se candidati a procedure che
prevedano la somministrazione di fattori di crescita
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3. Malattia celiaca
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Può essere accettato il donatore con malattia celiaca
purché segua una dieta priva di glutine
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4. Malattie cardiovascolari
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Sono esclusi i soggetti con malattia coronarica, ivi
compresi i portatori di stent aortocoronarici, angina pectoris, aritmia
cardiaca grave, storia di malattie cerebrovascolari, trombosi arteriosa
o trombosi venosa ricorrente. Possono essere accettati soggetti con
anomalie congenite completamente guarite o corrette.
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5. Ipertensione arteriosa
complessiva.
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Sono esclusi i soggetti con ipertensione arteriosa non in
adeguato controllo farmacologico o con danno d’organo. Possono essere
accettati soggetti ipertesi in trattamento farmacologico previa
valutazione clinica.
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6. Malattie organiche del sistema
nervoso centrale
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Sono esclusi tutti i soggetti.
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7. Trapianto di organo solido, di CSE
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Sono esclusi tutti i soggetti che hanno ricevuto il
trapianto.
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8. Diatesi emorragiche, coagulopatie
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Sono esclusi i soggetti con tendenza anomala
all’emorragia, o con diagnosi di coagulopatia su base congenita o
acquisita.
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9. Epilessia
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Sono esclusi soggetti con diagnosi di epilessia in
trattamento anti-convulsivante, o con storia clinica di crisi lipotimiche
e convulsive.
Possono essere accettati soggetti con pregresse
convulsioni febbrili infantili o forme di epilessia per le quali sono
trascorsi 3 anni dalla cessazione della terapia anti-convulsivante senza
ricadute.
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10. Affezioni gastrointestinali,
epatiche, urogenitali ematologiche, immunologiche, renali, metaboliche o
respiratorie
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Sono esclusi i soggetti affetti da tali affezioni in forma
attiva, cronica, recidivante o che abbiano permanenti danni d’organo
causati dalle affezioni indicate. Possono essere accettati portatori
eterozigoti di trait beta o alfa talassemico secondo i criteri
definiti nell’Allegato IV.
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11. Diabete
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Sono esclusi soggetti in trattamento con insulina. Possono
essere accettati soggetti con diabete compensato, che non richiede
trattamento insulinico.
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12. Anafilassi
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Sono esclusi dalla donazione i soggetti con una
documentata storia di anafilassi.
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Criteri di esclusione permanente del donatore di sangue ed emocomponenti (a
protezione della salute del ricevente).
Il donatore affetto o precedentemente affetto da una delle sottoelencate
patologie o condizioni è giudicato permanentemente
non idoneo alla donazione di sangue o di emocomponenti (cfr. Allegato 3, DM
2 novembre 2015).
1.
Malattie infettive
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Epatite B, epatite C,
infezione da HIV |
2.
Encefalopatia spongiforme (TSE) Malattia di Creutzfeld–Jakob, variante
della Malattia di Creutzfeldt-Jakob
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Sono
permanentemente esclusi i soggetti che hanno ricevuto trapianto di cornea,
sclera o dura madre, o che sono stati trattati con estratti della
ghiandola pituitaria, o con antecedenti medici o familiari che comportano
un rischio di contrarre TSE (demenza a rapida progressione, malattie
neurologiche degenerative comprese le patologie di origine sconosciuta);
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3.
Assunzione di sostanze farmacologiche
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Sono
esclusi i soggetti con uso attuale o pregresso non prescritto di sostanze
farmacologiche o principi attivi, comprese sostanze stupefacenti, steroidi
od ormoni a scopo di attività sportive, per via intramuscolare (IM), endovenosa
(EV) o tramite strumenti in grado di trasmettere malattie infettive.
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4.
Xenotrapianti
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Tutti i
soggetti che hanno ricevuto uno xenotrapianto. Non si applica
all’utilizzo di preparati ossei/tissutali di origine animale all’uopo
autorizzati e, laddove è previsto, certificati esenti da BSE, da parte
delle autorità competenti.
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5.
Comportamento sessuale
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Sono
esclusi i soggetti il cui comportamento sessuale abituale e reiterato
(promiscuità, occasionalità, rapporti sessuali con scambio di denaro o
droga) li espone ad elevato rischio di contrarre malattie infettive
trasmissibili con il sangue.
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6.
Alcolismo cronico
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Tutti i
soggetti.
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Esclusione Temporanea:
Il donatore affetto o precedentemente affetto da una delle sottoelencate
patologie o condizioni è giudicato temporaneamente
non idoneo alla donazione di sangue, di emocomponenti per un periodo di tempo di
durata variabile in funzione della patologia
o condizione rilevata (cfr. Allegato 3, DM 2 novembre 2015).
A. MALATTIE INFETTIVE |
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Glomerulonefrite acuta |
5 anni dalla completa guarigione |
Brucellosi |
2 anni dalla completa guarigione |
Osteomielite |
2 anni dalla completa guarigione |
Febbre Q
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2 anni dalla completa guarigione |
Tubercolosi |
2 anni dalla completa guarigione |
Febbre Reumatica |
2 anni dopo la cessazione dei sintomi in assenza di cardiopatia
cronica. |
Malattia di Lyme |
12 mesi dopo la guarigione |
Toxoplasmosi |
6 mesi dalla completa guarigione |
Mononucleosi Infettiva |
6 mesi dalla completa guarigione |
Malattia di Chagas o tripanosomiasi americana |
I soggetti nati (o con madre nata) in Paesi dove la malattia è
endemica, o che sono stati trasfusi in tali Paesi, o che hanno viaggiato
in aree a rischio (rurali) e soggiornato in condizioni ambientali
favorenti l’infezione (camping, trekking) possono essere ammessi alla
donazione solo in presenza di un test per anticorpi anti-Tripanosoma
Cruzii negativo. |
Febbre > 38°C |
2 settimane dopo la cessazione dei sintomi |
Affezioni di tipo influenzale |
2 settimane dopo la cessazione dei sintomi |
Malaria |
Criteri per l’accettazione per la donazione di emocomponenti
cellulari e plasma per uso clinico (*): 1. soggetti che hanno vissuto per un periodo di 6 mesi o più
(continuativi) in zona endemica in qualsiasi momento della loro vita
(questi soggetti non possono donare fino a quando non venga effettuato uno
specifico test immunologico, con esito negativo, in quanto a rischio di
essere diventati portatori asintomatici del parassita malarico): devono essere sospesi dalle donazioni per almeno 6 mesi
dall’ultimo soggiorno di qualsiasi durata in zona ad endemia malarica; possono essere accettati come donatori se risulta negativo un
test immunologico per la ricerca di anticorpi antimalarici, eseguito
almeno 6 mesi dopo l’ultima visita in area ad endemia malarica; se il test risulta ripetutamente reattivo, il donatore è
sospeso per 3 anni; successivamente può essere rivalutato, e accettato
per la donazione se il test risulta negativo. 2. soggetti che hanno sofferto di malaria, soggetti che hanno
sofferto di episodi febbrili non diagnosticati compatibili con la diagnosi
di malaria, durante un soggiorno in area ad endemia malarica o nei 6 mesi
successivi al rientro: devono essere sospesi dalle donazioni per almeno 6 mesi
dalla cessazione dei sintomi e dalla sospensione della terapia; possono essere accettati come donatori se risulta negativo un
test immunologico per la ricerca di anticorpi antimalarici, eseguito
almeno 6 mesi dopo la cessazione dei sintomi e la sospensione della
terapia; se il test risulta ripetutamente reattivo, il donatore è
sospeso per 3 anni; successivamente può essere rivalutato, e accettato
per la donazione se il test risulta negativo. 3. Tutti gli altri soggetti che hanno visitato un’area ad
endemia malarica e che non hanno sofferto di episodi febbrili o di altra
sintomatologia compatibile con la diagnosi di malaria durante il soggiorno
o nei 6 mesi successivi al rientro: possono essere accettati come donatori se sono passati almeno 6
mesi dall’ultima visita in un’area ad endemia malarica, e se risultano
negativi a un test immunologico per la ricerca di anticorpi anti-malarici;
se il test risulta ripetutamente reattivo, il donatore è
sospeso per 3 anni; successivamente può essere rivalutato e accettato per
la donazione se il test risulta negativo; se il test non viene effettuato, il soggetto può donare se
sono passati almeno 12 mesi dall’ultima visita in un’area ad endemia
malarica . (*) I test e i periodi di sospensione possono essere evitati in
caso di donazione di solo plasma da avviare alla produzione industriale di
farmaci emoderivati. |
Virus
del Nilo Occidentale (WNV)
|
–
28 giorni dopo aver lasciato, dopo aver soggiornato almeno una notte,
un’area a rischio per l’infezione da virus del Nilo occidentale
documentato attraverso idonei sistemi di sorveglianza epidemiologica.
L’esclusione temporanea non si applica nel caso in cui sia eseguito, con
esito negativo, il test dell’acido nucleico (NAT), in singolo.
– 4
mesi dalla completa guarigione in caso di soggetto con diagnosi di
infezione
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Malattie
tropicali
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Viaggi
in aree tropicali: 6 mesi dal rientro; valutare lo stato di salute
del donatore con particolare attenzione ad episodi febbrili dopo il
rientro, e le condizioni igienico-sanitarie ed epidemiologiche della zona
in causa.
Viaggi
in paesi al di fuori delle aree tropicali, dove è segnalata la presenza
di malattie tropicali: si applica un periodo di sospensione stabilito
sulla base della specifica malattia infettiva presente.
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Esame
endoscopico con strumenti flessibili
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4
mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio.
|
Spruzzo
delle mucose con sangue o lesioni da ago
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4
mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio.
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Trasfusioni
di emocomponenti o somministrazione di emoderivati
|
4
mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio.
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Trapianto
di tessuti o cellule di origine umana
|
4
mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio.
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Tatuaggi
o body piercing Foratura delle orecchie
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4
mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio.
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Agopuntura,
se non eseguita da professionisti qualificati con ago usa e getta
|
4
mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio.
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Convivenza
prolungata e abituale con soggetto, non partner sessuale, con positività
per HBsAg e/o anti HCV
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Sospensione
fino a 4 mesi dopo la cessazione della convivenza Si applica anche se il
donatore è vaccinato per l’epatite B.
|
Convivenza
occasionale con soggetto, non partner sessuale, con positività per HBsAg
e/o anti HCV
|
4
mesi dall’ultima esposizione. Si applica anche se il donatore è
vaccinato per l’epatite B.
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Comportamenti
sessuali a rischio
|
4
mesi dall’ultima esposizione ad una o più delle condizioni di rischio,
rappresentate da rapporti eterosessuali/omosessuali/bisessuali:
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Intervento
chirurgico maggiore
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4
mesi in condizioni di recupero dello stato di salute
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Gravidanza
|
·
Durante la gravidanza
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VACCINAZIONI
|
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Virus
o batteri vivi attenuati
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4
settimane
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Virus,
batteri o rickettsie inattivati/uccisi e vaccini ricombinanti
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48
ore se il soggetto è asintomatico
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Tossoidi
|
48
ore se il soggetto è asintomatico
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Vaccino
dell’Epatite B
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7
giorni se il soggetto è asintomatico e se non vi e’ stata esposizione
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Vaccino
dell’Epatite A
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48
ore se il soggetto è asintomatico e se non vi è stata esposizione
|
Rabbia
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48
ore se il soggetto è asintomatico e se non vi è stata esposizione
1
anno se il vaccino è stato somministrato dopo l’esposizione
|
Vaccini
dell’encefalite da zecche
|
Nessuna
esclusione se il soggetto sta bene e se non vi è stata esposizione
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ALTRE
CAUSE DI ESCLUSIONE TEMPORANEA
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Intervento
chirurgico minore
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1
settimana dalla completa guarigione clinica
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Cure
odontoiatriche
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–
48 ore per cure di minore entità da parte di odontoiatra o
odonto-igienista – 1 settimana dalla completa guarigione clinica per
l’estrazione dentaria non complicata , la devitalizzazione ed altri
interventi (es. implantologia) assimilabili ad interventi chirurgici
minori.
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Assunzione
di farmaci
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Rinvio
per un periodo variabile di tempo secondo il principio attivo dei
medicinali prescritti, la farmacocinetica e la malattia oggetto di cura.
Per i soggetti che assumono farmaci a dimostrato effetto teratogeno, la
sospensione dovrebbe essere protratta per un periodo adeguato in rapporto
alle proprietà farmacocinetiche del farmaco stesso.
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Situazioni
epidemiologiche particolari (ad esempio focolai di malattie)
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Esclusione
conforme alla situazione epidemiologica
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Manifestazioni
allergiche gravi, fatta eccezione per lo shock anafilattico, a sostanze
con particolare riguardo alla penicillina e cefalosporine e veleno di
imenotteri
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2
mesi dopo l’ultima esposizione
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